Vellutata di finocchi

Dedicata a Bi.

A Bi piace un sacco, ed è anche facile da preparare.

In pentola a pressione si mette una mezza cipolla bianca tagliata fina fina col trespolo rosso con la lama. Se un c’è bianca va bene rossa, ma anche meno di mezza, piccola, oppure uno salognetto, ma la cipolla secondo me è meglio.

Due spicchi di aglio, mi raccomando che un sappia di scarpe.

Un po’ d’olio per fare il soffritto, si bagna il fondo in pratica e s’accende il gasse basso. Certo, con una nocetta di burro verrebbe anche meglio… Ma poi il polistirolo…

Si pela e si taglia a cubettini piccini un paio di patate, diciamo in rapporto la metà dei finocchi che ci s’ha (un paio diciamo) per fare la vellutata.

Quando la cipolla è un po’ mezza soffritta (ma a gasse basso che un bruci) ci si mette le patate, si dà una rufolata e si spezzatta i finocchi a pezzetti piccoli, dopo averli ovviamente lavati e scattivati se serve!

Quando son pronti son pronte anche cipolla e patate e si butta tutto in pentola.

Aggiungo un dado, un pizzico di sale grosso, grattata di pepe bianco, anche un pochino nero ma poco, due bicchieri da mojito di acqua, si alza il gasse, una bella rumata e si chiude la pentola.

Quando comincia a fischiare si conta 10 minuti, dopo di ché si ferma la cottura mettendola sotto l’acqua fredda, così si pòle aprì dopo trenta secondi neanche,  e si lascia nell’acquaio con un po’ d’acqua fredda nel fondo (dell’acquaio!) così che fa da abbattitore di calore e dopo poco si pòle frullà.

A questo punto si mette un pizzico di prezzemolo tritato, un’ombra di curri, un pizzico di noce moscata se ci garba e si frulla bene con il minipimer.

Deve diventare vellutata!!!

Se si è raffreddata troppo si rimette sul fuoco per portarla a temperatura di servizio.

Si possono anche mettere dei crocchini di pane, volendolòn.