Vellutata disperata
vellutata disperata

vellutata disperata

Avevo fatto la sera prima i maltagliati alla coda di rospo e cime di asparagi, che poi vi racconterò da un’altra parte, avevo quindi in frigo questi poveri gaNbetti di asparagi… Un finocchietto solo soletto, quasi disperato (in procinto di andarsene da solo verso il bidone dell’oblio che guardandomi gridava “buttami via, buttami via!”), qualche cipolla oramai “piata” e delle patatine un po’ tristi, mezze piàte anche loro, con principio di aggrinzimento della pelle…

Ho pulito il finocchietto e tagliato sottile ma non troppo, al 4 del mio inseparabile strumento rosso numero due nella pentola rossa, tolta la parte bianca dagli asparagi, cioè dai gaNbi degli asparagi, li ho tagliati a pezzetti piccoli, 1-2 cm e messi a bollire con il finocchio e tre patatuzze a cubetti piccoli.
Due spicchi d’aglio gnudi a bollire anche loro. Un mezzo dado, (se non vi piace non importa, un ce lo mettete) un pizzico di sale grosso, pepe a seconda dei gusti.
A parte ho fatto imbiondire la cipolla, tagliata finissima (al numero 1 dell’attrezzo rosso) facendola un po’ soffriggere all’inizio, poi si aggiunge dell’acqua bollente, un par di cucciai o tre, insomma quanto basta, così la temperatura dell’olio si stabilizza intorno ai 100° e la cipolla non brucia, si abbassa il gas e quando l’acqua finisce e la cipolla imbiondisce ancora un pochino si aggiunge anocora acqua, poca.
Nel mentre che di là bolle e di qua soffrigge ho stappato una bottiglia di vino buono e recuperato del pane di ieri l’altro, tagliato a fette di un cm e poi a cubetti: due fette alla volta, un taglio nel mezzo e due dalle parti, poi perpendicolare e vengono i cubetti che si mettono nella padella antiaderente col culo grosso e i bordi ritti, a secco, a tostare. Ogni tanto si rigira il pane, si rigira la cipolla, il pentolo a bollire con acqua poco sopra tutte le verdure, che deve ritirare alrimenti avanza e si perdono tutte le sostanze nutritive degli ortaggi.
Quando il pane è praticamente tostato si aggiunge un pochino di olio, una nocettina di burro sarebbe la sù morte, ma ma si può mettere olio se non si vuole troppo pesante che il burro è tosto.
Si salta ancora fin quando il pane ha assorbito l’olio e si è improfumato e la padella è praticamente pulita.
Dopo una ventina-trenta minuti le verdure sono cotte, si aggiunge un pizzicotto di prezzemolo tritato e si passa tutto al passino fino. Questo è un bel rottorio di coglioni, ma serve per avere una vellutata senza robe dure in mezzo specialmente se ci sono verdure filacciolose. Poi si rifinisce bene con il frullatore ad immersione, il minipimer chi ce l’ha io ho un trespolo preso da Stefan (Stefan, leggi negozio con articoli a buon mercato che è un po’ dappertutto!) e funziona abbastanza bene uguale.
Si aggiunge una nocetta di burro, se il “polistirolo” è da tenere sotto controllo allora si servirà con un giro d’olio nel piatto prima di mettere i crocchini di pane e, perché no, volendolon del parmigiano.
E buon appetito, piatto pulito!

Ah, la versione rapida è: cipolla aglio patate a soffriggere in pentola a pressione, poi tutto il resto, 10 minuti e poi frullare!!!

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